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IL DONO

12 maggio 2024
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Archetype Entertainment

Per una madre, niente è più importante dei figli. Lo so, sembra una frase trita e ritrita. Ma finché non si diventa madri non si può comprendere la potenza e la profondità di un simile legame.

Proteggere i nostri figli è insito nel nostro stesso DNA. È qualcosa che va oltre l'imperativo biologico-evolutivo della proliferazione della specie. Trascende persino il concetto di "amore"... almeno per come credevo di conoscerlo. È al limite dell'ossessione. Forse persino della follia.

Qualunque avversità ci si pari davanti, qualunque prova si affronti, qualunque sofferenza si patisca, un solo pensiero, una sola priorità, eclissa tutto il resto: la sicurezza dei propri figli. Qualsiasi altra cosa passa in secondo piano. La nostra stessa sopravvivenza e quella dell'intera umanità vengono completamente oscurate dal destino della nostra preziosa, perfetta prole. Un'ossessione condivisa all'infinito dalle madri di ogni mondo, di ogni luna che ora abitiamo. La logica e la ragione non possono avere la meglio... e forse, per l'umanità, è meglio così.

C'è chi ritiene che noi Traveler siamo il futuro dell'umanità. Un tempo lo pensavo anch'io. Ora, però, conosco la verità. Per la prima volta, ho compreso davvero perché facciamo quello che facciamo. È mia figlia a ricordarmi per cosa lottiamo in questo universo. Per le nostre speranze. Per i nostri sogni. Per il nostro potenziale. Sento che se potrò tenere mia figlia, la mia bambina, al sicuro, se costruirò un mondo, o una galassia, o un universo in cui potrà vivere, crescere e un giorno avere figli a sua volta... allora l'umanità potrà andare avanti.

Oggi, sul nostro nuovo pianeta a Centauri, mentre guardo mia figlia giocare in giardino, ripenso a mia madre. Agli ultimi anni della sua vita, passati a lavorare fino allo sfinimento. All'epoca, la odiavo per questo. Mi sentivo abbandonata. Tradita. Ma poi mi mostrò la ragione per cui aveva faticato tanto. Grazie a lei, mi fu donato un posto a bordo della Northern Bullet, una delle ultime arche spaziali che avrebbe lasciato la Terra. Il suo posto.

Raggiungerai le stelle, ecco il tuo dono disse. Credevo che la sua bambina fosse la Northern Bullet. Passava tante ore a progettarla e ad aiutare a costruirla, che a volte pensavo che la amasse più di quanto amasse me. Solo adesso capisco perché l'ha fatto. La mia eredità è molto più di un mero foglio di carta e di una nuova nascita sull'arca.

Mi ha dato tutto. Ha sacrificato dieci anni che avrebbe potuto passare con me... per donarmi una vita intera di potenzialità illimitate. Il dono che mi ha fatto è questo giorno, ogni giorno che passo qui a Centauri con mia figlia. Senza mia madre, non avrei avuto mia figlia. Non avrei potuto fare lo stesso sacrificio per lei.

A ogni Exodus, un Traveler ha un prezzo da pagare. Per me, passeranno solo alcune settimane prima che faccia ritorno. Per la figlia che dovrò abbandonare, passeranno anni. Lo capirà? Riuscirà a non odiarmi per essermene andata? Riuscirà ad apprezzare quello che sto facendo per lei? Spero di sì, un giorno, ma in fondo non importa. Lo sto facendo perché devo. Perché è l'unico modo che ho per assicurarmi che possa avere un futuro degno di essere vissuto. Perché è ciò che fanno le madri.

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